AGGIORNAMENTI IN MEDICINA VETERINARIA :questioni di clinica medica degli animali da compagnia Diagnosi caso 1: Il cane magro con il "pancione": un segno, tante cause Grazie alla raccolta anamnestica, la visita clinica e le indagini collaterali è stato possibile raggiungere la diagnosi di sospetto: epatite cronica di origine tossica causata dall'ingestione di parti velenose di Cycas Revoluta. Le epatiti croniche del cane, sono processi flogistici che si sviluppano principalmente a livello del parenchima epatico, con il conseguente innalzamento dei valori delle transaminasi. Si tratta di patologie che si riscontrano soprattutto in cani di età adulta (4-7 anni) ad eccezione delle forme ereditarie da accumulo di rame che possono insorgere anche in soggetti più giovani; risultano maggiormente interessate le femmine, e, pur potendo interessare tutte le razze, esiste maggiore predisposizione per Bedlington Terrier, Dalmata, Labrador Retriever, Whest Highland White Terrier, Dobermann e Spaniel. Dal punto di vista sintomatologico, i cani affetti da epatite cronica possono presentarsi asintomatici o con segni clinici del tutto aspecifici, quali poliuria e polidipsia, anoressia/disoressia, dimagramento, abbattimento e intolleranza agli sforzi, vomito, diarrea e nei, casi gravi, ascite, coagulopatie ed encefalopatia epatica. La visita clinica del paziente raramente porta al riscontro di qualche reperto indicativo ad eccezione di uno scadimento delle condizioni generali del soggetto, o condizioni più eclatanti come ittero o ascite. Anche le alterazioni di laboratorio risultano non sempre indicative: si riscontrano di norma aumenti delle transaminasi , meno costanti aumenti di fosfatasi alcalina e γ-glutamiltransferasi; nelle fasi avanzate è poi possibile evidenziare tutte le alterazioni indicative di un malfunzionamento epatico, come ipoalbuminemia, riduzione dei valori dell'urea, aumento degli acidi biliari, abbassamento del fibrinogeno. Tra le alterazioni ematologiche che si possono incontrare, ci sono lieve anemia, leucocitosi e piastrinopenia (da consumo, in associazione a coagulopatia) oltre all'aumento dei tempi coagulativi (tempo di protrombina (PT), e tempo di tromboplastina parziale, PTT). La diagnostica per immagini, ed in particolare l'ecografia addominale, può solo completare il quadro ma non fornisce la diagnosi di certezza, in quanto possono sia essere evidenziate alterazioni nella struttura epatica, soprattutto in caso di cirrosi, ma non necessariamente soggetti affetti da epatite cronica presentano alterazioni dell'ecostruttura rilevabili all'esame. Lo strumento diagnostico più indicato in caso di tali patologie, è rappresentato dall'esame istopatologico di un campione prelevato tramite biopsia (ovviamente va ricordato che, in caso di patologia avanzata, in cui fossero comparsi deficit coagulativi, quest'ultima risulta controindicata). Nel presente caso l'esame bioptico ed istopatologico non è stato eseguito in quanto il proprietario non ha dato il suo consenso alla procedura perché preoccupato degli elevati rischi anestesiologici dovuti alla grave condizione clinica del suo cane.